Online dal 21-03-2012
Breve descrizione itinerario
Giro che ha inizio dalla stazione ferroviaria di Limone Piemonte, attraverso suggestive strade militari/sentieri lungo il crinale italo-francese condurrà in territorio ligure ed infine, dopo interminabile discesa prevalentemente sterrata, al mare. Si svolge seguendo in parte l’Alta via dei Monti Liguri ed in parte su sentieri e strade sterrate, per lo più ben segnalati, che spesso ricalcano le antiche vie di comunicazione che univano la costa con la pianura padana: erano, le “vie del sale” che dalla preistoria hanno svolto la funzione di strade di collegamento e di commercio, per chi portava oltre al sale anche l’olio e le merci d’oltremare dai porti della costa ai mercati della ricca pianura padana
Primo giorno: usciti dall’abitato di Limone, si devia per una strada secondaria che si trasforma presto in single track che corre parallelo alla strada principale in direzione del Colle di Tenda per riprendere quest’ultima poco prima dell’inizio di una serie di tornanti in salita. Giunti in prossimità del tunnel si abbandona la strada principale svoltando sulla destra per Limone 1400 e lasciati alla spalle gli impianti di risalita, si prosegue su strada asfaltata sino al Colle da cui inizierà un lunghissimo ed entusiasmante tratto in fuoristrada. Si risale alla fortificazione militare di fine ‘800 del Fort Central, in prossimità del Colle, che merita assolutamente una breve visita di approfondimento e lasciando alle spalle il medesimo si imbocca una panoramica strada sterrata percorrendola sino ad arrivare agli impianti sciistici di Limone. Da qui in poi l’itinerario diventa più impegnativo a causa del fondo pietroso e irregolare. Percorrendo diversi saliscendi lungo la dorsale italiana del confine italo-francese si giunge dapprima al Colle della Perla ed in seguito al Colle della Boaria, dove il paesaggio cambia radicalmente: la folta vegetazione, infatti, scompare in territorio francese lasciando il posto a distese di rocce carsiche che caratterizzano il gruppo del Marguareis. Percorrendo ancora una volta diversi saliscendi – meno impegnativi dei precedenti – sempre su carrareccia si transita dalla verde prateria del Colle dei Signori, ove è localizzato il rifugio Barbera, ai piedi della Cima della Pertega per poi giungere nuovamente in territorio italiano al Colle delle Selle Vecchie. Il paesaggio ricambia ancora lasciando spazio ai boschi del Parco delle Navette con lungo tratto veloce prevalentemente in discesa fino ad incrociare la ex strada militare Monesi-Tenda; al bivio si svolta a destra in salita caratterizzata da diversi tornanti in direzione del Passo del Tanarello – nuovamente in territorio francese – (penultima ascesa significativa della giornata) e da qui, in discesa sino al Passo del Collardente con perdita di ca 400 metri di dislivello. Si attraversa una fitta abetaia per poi raggiungere, passato un primo colle, la Bassa di Sanson, dove si ritorna a pedalare faticosamente in salita sino ad arrivare al Col Bertrand, ultima fatica della giornata a mt 1960 ca. Si prosegue poi su carrareccia via via sempre più pianeggiante, sino a raggiungere infine, ai piedi del Monte Gray, l’omonimo passo da cui ha inizio la discesa che porta al rifugio Allavena in località Colla Melosa.
Secondo giorno: ripercorrere in salita, in direzione del Passo Gray, la strada che il giorno precedente ha condotto al rifugio e quasi giunti in cima alla sella si svolta a sinistra lungo il sentiero che porta al Colle/Passo della Valletta, ricongiungendosi all’Alta Via dei Monti Liguri. Da qui l’itinerario, dopo un tranquillo e suggestivo passaggio in un lariceto, per un tratto relativamente lungo diventa piuttosto impegnativo in quanto si percorrono, lungo le pendici del Monte di Pietravecchia e del Monte Toraggio, tratti tecnici e molto esposti, in alcuni casi attrezzati con corda fissa da ferrata, che richiedono particolare attenzione e prudenza (possibili passaggi a mano di breve durata) ma che offrono spettacolari panorami sulle Alpi Marittime e sulle Alpi Liguri. In particolare superato il Passo dell’Incisa, in territorio francese, si prosegue dapprima in salita fino al Colle del Toraggio (passo della Fonte di Dragurina) ed in seguito, in territorio italiano, su esposto e roccioso sentiero in discesa fino al Colle del Corvo. A questo punto la traccia originaria ritorna in territorio francese lungo le pendici del Monte Bauso su dissestato percorso caratterizzato da tronchi, pietre ed altri ostacoli con ultimo tratto su sentiero boschivo sino al Colle del Muratore per rientrare definitivamente in territorio italiano. E’ possibile evitare questo passaggio (variante caldamente consigliata) continuando a scendere lungo il versante italiano dapprima su sentiero e poi su agevole strada carrareccia fino al Colle del Muratore: disponibile la traccia gps creata a mano per la variante, indicata come “Variante 1 secondo giorno”. Il percorso prosegue con saliscendi continui passando dal Colle di Scarassan e dalla Sella di Gouta dove si riprende un tratto in asfalto in direzione Margherita dei Boschi; l’asfalto lascia ben presto il passo ad un lunghissimo tratto in fuoristrada su carrareccia, caratterizzato da passaggi in galleria, brevi strappi in salita ed una lunghissima discesa (oltre 20Km), su fondo anche sconnesso che metterà a dura prova freni e braccia/mani. Segue infine un ultimo tratto caratterizzato prevalentemente da asfalto ancorchè non mancano i tratti su single track e carrarecce per l’avvicinamento finale alla città di Ventimiglia e quindi al mare!! Nella parte centrale di quest’ultimo tratto, in prossimità di una zona con burroni in marne grigie (denominati “calanchi” di Brunetti), è altamente consigliata una seconda variante su asfalto che permette di evitare brutto percorso in fuoristrada con fastidiosi passaggi a mano che contribuiscono solamente a far perdere l’entusiasmo accumulato lungo l’intero itinerario sin qui condotto: disponibile la traccia gps creata a mano per la variante, indicata come “Variante 2 secondo giorno” che si ricongiunge all’originaria traccia in località Ciaixe per la discesa finale verso la strada provinciale
nazione: Italia-Francia
zona: crinale Colle di Tenda, Marguareis, alta via dei Monti Liguri
provincia: Cuneo-Imperia-Francia
da: Limone Piemonte
a: Ventimiglia
vista che spazia sulla piana di Cuneo, sul maestoso Marguareis, sulle Alpi marittime e sul mar Ligure; itinerario dagli importanti contrasti di vedute e di territorio
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt. 3.280 ( 1° giorno 2.330 mt. , 2° giorno 950 mt.)
quota massima: mt. 2.236
quota minima: (arrivo al mare) mt. 0
km totali: 121,8 ( 1° giorno 71,6 km , 2° giorno 51,2 km)
SENSO DI MARCIA
girare in senso unidirezionale Limone P.-Ventimiglia, decisamente più appagante e abbordabile (giro in senso opposto si caratterizzerebbe per molti tratti a mano nel secondo giorno)
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 10 ore e 30 minuti (durata 2 giorni completi)
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 10/10
difficoltà discesa: 10/10
impegno fisico: 10/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: max salita 16%, max discesa 20%
tratto a mano: 20 minuti (2° giorno), considerando anche le opportune varianti consigliate
salita: lunghissima e intensa nel primo giorno, soprattutto a causa del fondo caratterizzato dalla presenza di ciottoli che impediscono una pedalata regolare, comunque sempre ciclabile e con pendenze che in genere non superano in via continuativa il 12%; globalmente il primo giorno può essere diviso in 7/8 tratti in salita, ove il più semplice è quello iniziale fino al Colle di Tenda grazie alla combinazione asfalto/pendenze (in genere 5-9%). Il secondo giorno è da menzionare in particolare per 2 strappi in ascesa situati nella prima parte: dal rifugio Allavena al Colle della Valletta (7-8%) e dal passo dell’Incisa al Colle del Toraggio (punta massima del 16%, non garantita la completa pedalabilità in salita-brevissime interruzioni)
discesa: solamente in alcuni tratti richiede una buona capacità tecnica, di fatto nella prima parte del secondo giorno dal Colle del Toraggio al Colle del Corvo con pendenze comunque non proibitive (mediamente tra 11 e 17%); per la rimanente parte, la difficoltà maggiore è da imputarsi alla notevole lunghezza e al fondo che sollecita continuamente la muscolatura sia durante il primo giorno (tratti non eccessivamente lunghi con pendenza massima 11% ca), sia sopratutto nel secondo in considerazione di oltre 20 Km continuati di discesa su fondo sterrato, veloce con pendenze mediamente tra il 6 ed i 10%
% sterrato: 83%
ricordarsi: portare con se una buona scorta d’acqua, stante la carenza di fonti ove approvvigionarsi; periodo consigliato per l’escursione: giugno-settembre; alcune parti del percorso sono aperte al traffico veicolare: prestare quindi attenzione alle moto ed ai quad che viaggiano spesso a velocità sostenuta; si consiglia di utilizzare una MTB full-suspension (la front richiede un impegno fisico decisamente maggiore); controllare attentamente gli orari del treno per il rientro a Limone Piemonte
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
PRIMO GIORNO (71,6 km e 2.330 mt. ascesa)
SECONDO GIORNO (50,2 km e 970 mt. ascesa)
Buongiorno vorrei sapere se possibile scaricare e stampare le tracce dei percorsi.
Grazie
certamente!
Saluti
Abbiamo fatto questo itinerario il weekend del 14/15 luglio 2018. Paesaggio di sicuro interesse e bellezza, tour tosto ma fattibile se si ha un pelo di allenamento, zero fontane ma rifugi in punti interessanti che ti permettono di rifiatare e riempire la borraccia senza grossi problemi. Nota sicuramente negativa è l’elevato traffico di 4X4 e moto, pareva di esser in piena tangenziale di Milano in certi punti!!! Il primo giorno abbiamo effettuato una variazione passando dalla Cima Becco Rosso per evitare la strada bianca, per il resto abbiamo seguito l’itinerario. La strada bianca l’abbiamo trovata tenuta molto male, consiglierei di passare in Svizzera per capire come si mantengono le strade storiche ma di certo diventa difficile fare manutenzione con quel traffico così elevato!
Dopo pernottamento al Rifugio Allavena (buon rapporto qualità/prezzo per esser un rifugio anche se la colazione la servivano alle 7.30…..manco a Riccione!), il secondo giorno vale, almeno per la prima parte, tutta la fatica. Purtroppo molti single track sono tenuti male, anche qui un minimo di manutenzione da alberi caduti (e non da un giorno!!!) o smottamenti (probabilmente avvenuti durante l’inverno) potrebbero farla!! Quando si riprende la parte di carrareccia il divertimento finisce, poco tecnica e poco interessante come discesa, a questo punto è forse meglio dirigersi subito su asfalto e salvarsi le braccia :).
Sicuramente un’esperienza unica, ammetto che non so se rifarei questo percorso per via del traffico e del poco interesse di alcuni tratti e passaggi, le aspettative erano sicuramente più elevate.
Altra nota negativa la totale disorganizzazione da parte delle ferrovie italiane nel gestire i treni con trasporto bike. Un solo treno (alle 16.42) che può trasportare le bici (con 2 vagoni per un totale di 8 bici!) di una domenica estiva è veramente troppo poco. Tra noi ed altri gruppi eravamo in totale 30 bike ed il controllore (gentilissimo e disponibilissimo, che è strano per la categoria) ha fatto i salti mortali per far incastrare nei vari vagoni tutte le bici…in altri paesi queste scene non si vedono!! Proporrei di aumentare il biglietti (10€ con trasporto bike è veramente poco!) ma di offrire un servizio maggiore con anche delle corse adibite a trasporto bici in varie fasce orarie!
Voto giro 7,5/10
Voto esperienza 10/10
Difficoltà salita e discesa 7/10
Non so come ringraziarti pEr la tua dettagliata e preziosa risposta. Cercherò di farla durante la settimana e a tardo Settembre. Ancora grazie. Buone vacanze e tante belle pedalate. Ciao Luigi
Vorrei fare questo bel tour assieme a mie moglie. Amiamo la montagna e la MTB da un’anno utilizziamo l’Ebike, visto l’età…. Chiedo solo una conferma la via è tutta pedalabile e per fare questo bsta seguire le due varianti che avete allegato.
Ringrazio chiunque potrà darmi risposta in merito.
Grazie.
Luigi.
ciao Luigi, nessuno purtroppo ti ha dato feedback con memoria recente. Non ho occhio sull’ebike per tale percorso. Il primo giorno non ci sono problemi, sul secondo non ne sono certo. ciao
ciao ,ho letto che ce’ancora neve sopra i 2000..pensate che sara’ praticabile l’itinerario completo il week end del 30 giugno ?
grazie
ciao, occorre chiedere in loco perper sicurezza. E’ stato un inverno piuttosto nevoso. Vediamo se viene postato qualche commento aggiornato nei prossimi giorni.
la vorrei fare con mia moglie nella settimana di ferragosto mi sono documentato sul vostro sito dovrebbe essere una bellissima esperienza…. comunque vorrei un chiarimento ma da Ventimiglia per il rientro a Limone si viaggia in treno o in Autobus eventualmente ci sono problemi per il trasporto bici. Grazie Luciano
Ritorno su treno. Opportuno informarsi sempre prima chiamando le FS per eventuali novità sulla linea e trasporto bici.
Ciao
Qualcuno sa se la via del Sale è praticabile attualemnte? Vorrei farla il 12 Giugno. Ho scritto all’ufficio turismo di Limone e mi dicono che la strada è chiusa fino a fine Giugno, secondo voi stanno parlando della stessa via? Luca
Credo proprio di si. Suggerisco caldamente di evitarla. In generale, oltre i 2000/2100 mt c’è neve un po’ ovunque sull’arco alpino….è stato un inverno/primavera abbondante sotto questo aspetto.
(Sabato abbiamo trovato pericolosi canaloni di neve a 2.100 mt in zona Passo del Sempione su versante SUD!!)
Ciao
Chiama l’organizzazione della maraton “laviadelsale” che sarà a fine giugno. Stanno preparando il percorso. Sicuramente sanno dirti qualcosa in più
Ciao, Vorremmo fare la via del Sale nella seconda settimana di giugno, secondo voi ci sono rischi neve? Sapete se ci sono treni da Vewntimiglia a Limone a Giugno?
Sui treni credo non ci saranno problemi. Verifica con sito trenitalia. Sul rischio neve va detto che negli anni passati in diversi hanno trovato neve a giugno. Conviene informarsi a ridosso della partenza con qualche gestore di rifugio in zona.
ciao
Ciao, sicuramente ci sarà ancora neve causa a tutta quella che è caduta quest’anno
Nel 2012 l’ultimo week end di giugno abbiamo pestato un bel pò di neve con la bici in spalle. Comunque bello e divertente!
…mi correggo, era il 2013.
Ciao arrivato al rif. Allavena si può tagliare e scendere aVentimiglia via statale grazie
Beh, si, certo….. Al rifugio arriva strada in asfalto. Sono circa 40 km utilizzando googlemap (http://www.nuovorifugioallavena.it/)
Ciao
ciao con un amico vorremmo fare tra giugno ed agosto prossimi il giro ma non sappiamo se riusciremo a farlo in 2 come fatto da voi o 3 giorni.
per dormire la notte quali sono i rifugi lungo il percorso dove potere stare nel caso di 2 o 3 notti? voi in che rifugi avete dormito? sacco a pelo basta giusto?
ciao, noi rif. Allavena. Se scorri i commenti precedenti trovi risposte ampie e dettagliate di altri ragazzi che hanni dato loro contributo sulla organizzazione. ciao
Ciao, Volevo informazioni sulla possibilità di percorrere l’intero tracciato nel mese di maggio
ciao, credo che quasi sicuramente troveresti neve oltre i 2000 nei tratti in ombra. Se guardi commenti precedenti, leggerai di neve a giugno.
Ciao
Avendola fatta già 7 volte ed in tempi differenti, per me da Limone è percorribile da fine giugno, in anni con scarso innovamento o mese di maggio molto caldo è anche fattibile da inizio/metà giugno. Tenere presente che da Limone – Forte Centrale – fino a Colle dei Signori la zona è soggetta a slavine ed attraversarne una, con scarpette e bici in spalla, in alcuni casi è estremamente pericoloso (rischio di scivolone per decine di metri …) ed in alcuni casi con grossa perdita di tempo. Per cui è un tracciato percorribile in sicurezza dalla gara Via del Sale (su 20 giugno) fino all’inizio di novembre.