Online dal 18-08-2015
Breve descrizione itinerario
Giro nella regione del Goms impegnativo ma di gran pregio per la bellezza dei panorami offerti e per la qualità del percorso affrontato: i lunghi traversi intervallati da una numerosa serie di tornanti (ben 15) che caratterizzano la salita al Colle del Breithorn costituiscono il pezzo forte di giornata oltre che il dazio da pagare per la bellissima salita finale alla vetta tra i verdi pascoli circondanti da uno straordinario scenario alpino a 360 gradi. Il punto ottimale per la partenza dell’anello è qualche centinaio di metri prima dell’inizio della salita in fuoristrada, presso area di libero parcheggio oltrepassato il piccolo abitato di Bacherhyschere, quota 1.100ca. Proseguendo oltre infatti, si incontra subito il bivio per Furgge e tenendo qui la destra inizia una lunga ininterrotta salita di 10 km per gran parte all’interno del bosco che, senza grandi margini di errore, (tenere la destra al successivo bivio quota 1.360 ca) conduce con pendenze sostanzialmente costanti tra il 12 ed il 14% al Colle del Breithorn, quota 2.450. Ben evidenti qui le indicazioni segnaletiche per la sommità: tenendo il sentiero meno ripido che sale nei pressi del colle, si percorre una traccia che si sviluppa lungo l’attenuato pendio erboso orientandosi senza particolari dubbi con l’aiuto di piccole paline bianche/rosse conficcate nel terreno: nella parte centrale, tra l’altro, la traccia gps abbandona temporaneamente il sentiero per aggirare più agevolmente una collinetta molto ripida, riducendo così l’inevitabile tratto a mano a 2 brevi passaggi (vedasi note di specifica a seguire) e nel giro di pochi minuti si perviene nei pressi della croce che precede la vetta. Qui termina di fatto il tratto ciclabile e, lasciato il mezzo, nel giro di un paio di minuti con minimale sforzo (ca 20 metri di dislivello) si perviene, quota 2.599, alla sommità del Breithorn riconoscibile per la presenza del tipico “omino” di pietra. Per la successiva discesa a valle innanzitutto occorre riportarsi sulla sterrata proveniente dal colle raggiunto poco prima e ciò può essere fatto andando a prendere, con passaggio libero tra i prati assolutamente non impegnativo, una traccia poco evidente di sentiero che scende dalla sommità (seguire dunque fedelmente la traccia gps), evitando in questo modo di ripercorrere a ritroso il sentiero dell’andata. Il sentiero, molto bello e panoramico, riprende lo sterrato nei pressi dell’alpeggio di Furggerchaeller: la traccia scende ora rapida su buon fondo all’interno della Saflischtal costeggiando il torrente Saflischbach sino ad incontrare a quota 1.630 ca, in località Schmalegga, le indicazioni segnaletiche per Ze Binne (segnavia nr. 6 della AlpenPaesse-Weg): abbandonando dunque lo sterrato che porterebbe a Heiligkreuz, si ci immette a sinistra lungo un sentiero facile e divertente che si conclude nei pressi del piccolo lago artificiale di Ze Binne. Superato un primo ponticello lo si costeggia evitando la strada in asfalto che sale, a destra, all’abitato e, superato un secondo ponticello, ci si immette, con una brevissima modesta salita, su uno sterrato che sovrasta la caratteristica valle del torrente Binna, utilizzando dunque il percorso ciclopedonale alternativo all’asfalto (ed alla lunga galleria, peraltro vietata al traffico delle bici). Il tratto in fuoristrada termina incrociando l’asfalto nei pressi dell’imbocco della sopracitata galleria, ma dopo pochissimi metri si incontrano le indicazioni segnaletiche per il sentiero nr.1 che si stacca sulla sinistra in direzione di Grengiols: la traccia, piuttosto ampia e dal fondo ben mantenuto, dapprima scende sul fondo della gola e poi, superato un caratteristico ponte di pietra, risale decisa per circa 70 metri di dislivello innestandosi infine sullo sterrato proveniente da Hockmatta. Tenendo la strada principale a sinistra, nel giro di pochi minuti in leggera discesa si perviene al parcheggio iniziale
nazione: Svizzera
zona: Goms/Binntal
provincia: Cantone Vallese – CH
da: Bacherhyschere (Grengiols)
a: Bacherhyschere (Grengiols)
vista: Altopiano dell’Aletsch, Alpi Bernesi (Finsteraarhorn, Trugberg, Mönch), Fieschergletscher, Ghiacciaio del Rodano, catena alpina che delimita il vallese dalle confinanti valli italiane (Val Formazza, Valle Devero e valle dell’Alpe Veglia)
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.650
quota massima: mt 2.599 (vetta del Breithorn, da raggiungere a piedi in un paio di minuti lasciata la bici nei pressi della palina segnaletica della vetta)
quota minima: mt 1.110
km totali: 32
SENSO DI MARCIA
girare in senso antiorario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 3 ore e 55 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 4/10
difficoltà discesa: 4/10
impegno fisico: 8/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 20% (sentiero finale in direzione della sommità), massima discesa 24%
tratto a mano: 5 minuti complessivi durante la percorrenza della traccia di sentiero in risalita alla vetta del Breithorn dal colle tra i prati, causa iniziale sentiero molto scavato (1 minuto) e parte centrale molto ripida (3-4 minuti, tratto probabilmente pedalabile se non ci si fosse sobbarcati nelle gambe 1.500 metri di dislivello precedente…..)
salita: interamente su largo sterrato con pendenze tra il 12 ed il 14% con una parte centrale dove si toccano punte massime del 16% ca. La pendenza costantemente superiore al 10% è l’unica vera difficoltà creata dalla salita al colle in quanto il fondo è in ottimo stato (da cui la difficoltà in senso strettamente tecnico decisamente bassa). Anche la successiva salita alla vetta è da catalogarsi come semplice dal punto di vista tecnico in quanto, escludendo i tratti (brevi e sporadici) da percorrere a mano, il sentiero si sviluppa in modo ben segnalato e molto scorrevole
discesa: priva di difficoltà tecniche; unico tratto sopra la media è il single-track scendendo dalla sommità del Breithorn in quanto si svolge su prati anche se la traccia, adeguatamente segnata, non presenta passaggi ripidi e/o rocciosi
% sterrato: 99%
ricordarsi: carta di identità per transito in territorio elvetico
note: volendo effettuare riscaldamento su asfalto prima di affrontare l’impegnativa salita su sterrato, si può fissare la partenza circa 1,3 km prima dell’inizio traccia gps, poco prima dell’abitato dove è presente ampia area sterrata utilizzata per movimentazione tronchi. Mettere così in preventivo circa 60 metri di dislivello aggiuntivo
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Alcuni commenti personali su questo giro fatto ieri 11-10-2015.
– ottimo il suggerimento di parcheggiare poco prima del bivio. tra l’altro alla mattina c’erano solo due mezzi dei locals, al pomeriggio solo la mia auto.
– salita: 4/10 ci sta dal punto di vista tecnico ma, considerando la fatica, forse è anche da 6 o 7 (giudizio personale).
– discesa: spettacolare e a zero rischi il tratto freeride iniziale, purtroppo finisce subito. Anche lo sterratone ha una sua logica: si può fare mollando i freni o (consigliato) fermandosi spesso a guardare il panorama e i colori. Molto bello il sentiero fino al laghetto e anche tutti i tratti di ciclabile fino al punto di partenza, direi proprio da “svizzeri” (è un complimento).
– poche possibilità di fare rifornimento d’acqua lungo il percorso. ho visto solo un tubo al terzo km di salita. Gli alpeggi in quota sono ovviamente già chiusi in questa stagione.
– note di colore: lungo la salita sono stato passato da un ragazzo, penso atleta, che andava alla stessa velocità a cui io vado in pianura. Poi due svizzeri cicciotti con e-bike e nessun altro dal lato Grengiols mentre molti più biker salivano dal lato Binntal. Meteo stupendo: incredibilmente in cima al Breithorn si stava bene in maglietta nonostante l’11 di ottobre e la quota 2600. Guardiole della frontiera desolatamente vuote, sia lato italiano che svizzero, sia all’andata che al ritorno. I documenti rimangono nel portafoglio.