Linea Cadorna dell’Alto Verbano
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Online dal 21-05-2023
Breve descrizione itinerario
L’itinerario segue una parte della linea militare difensiva costruita vicino al confine con la Svizzera durante la prima guerra mondiale ed il cui nome deriva dall’allora Capo di Stato Maggiore dell’esercito (Generale Luigi Cadorna); la Linea Cadorna si inserisce nella più ampia Frontiera Nord che inizia in Valle d’Aosta e che dalle porte della Val d’Ossola prosegue nel Verbano sviluppandosi per molti chilometri, superando il Lago Maggiore e arrivando sino alle Alpi Orobie: l’itinerario qui presentato, partendo dall’Alpe Segletta, si sviluppa lungo la porzione di Linea che interessa parte dell’Alto Verbano e che collega le postazioni del Monte Morissolo con il crinale del Monte Zeda.
Dall’Alpe Segletta (comodo parcheggio dopo le ultime abitazioni) si percorre l’asfalto per 3,2 km sino a giungere al centro Auxologico di Piancavallo, superato il quale si segue la ex militare a fondo sterrato che in modesta salita e con ottimi panorami sul Lago maggiore conduce alle fortificazioni militari del Monte Morissolo, visitabili superando una serie di gallerie con ultimo breve tratto a piedi per salire alle croci ed beneficiare del magnifico punto panoramico. Ritornati poi a ritroso prima delle gallerie, si individua facilmente il bel sentiero che conduce facilmente all’Alpe Colle (1.250 mt); qui giunti, sulla destra si trova l’ampia traccia dapprima sterrata e poi prativa che sale al Monte Spalavera: si tratta di una salita che si sviluppa in poco meno di 3 km su 280 metri di dislivello con una prima parte facile ed una seconda parte più impegnativa in quanto la larga traccia lascia il posto ad un sentiero a tratti stretto e con diverse pietre che rendono più faticosa la progressione benchè rimanga sempre pedalabile, ad eccezione di un ripido finale di pochi metri da compiersi con tutta probabilità a spinta. La discesa dalla sommità (1.530 mt) inizialmente si presenta piuttosto tecnica per via del sentiero scavato e scalinato, poi al termine di un ripido tratto nel bosco con passaggio su radici il sentiero diviene molto scorrevole sino a terminare sulla forestale proveniente da Pian Puzzo (da segnalare che nel periodo primaverile/invernale la traccia può risultare a tratti difficile da individuare a causa delle molte foglie). A tale bivio, un quadrivio, occorre stare alti seguendo la forestale di destra per ritornare così nuovamente all’Alpe Colle dove ora invece si proseguirà in direzione del Monte Zeda: la strada, che inizialmente risulta in asfalto, ben presto si trasforma in una bella sterrata che aggira il Monte Spalavera lungo il versante meridionale e poi occidentale; dapprima procede in modesta salita e poi, superato uno spiazzo con vista sul Lago Maggiore e sulla catena del Monte Zeda, si sviluppa in altrettanto contenuta discesa aggirando il Monte Bavarione sino al Passo Folungo (1.370). Al passo supportati dalle indicazioni presenti si segue ora la forestale che ritorna a ritroso in direzione dell’Alpe Archia; oltrepassata poi l’alpe la strada prosegue sino a Pian Puzzo, perde leggermente di quota per poi dover affrontare un successivo tratto piuttosto accidentato in salita per giungere infine nuovamente al bivio per lo Spalavera incontrato durante la discesa dalla cima. Ora però si prosegue in discesa incrociando l’asfalto che riporta all’Alpe Colle dove si attacca l’ultima discesa di giornata per l’Alpe Segletta; inizialmente il sentiero si presenta come mulattiera con diverse pietre trasversali a cui prestare attenzione, poi superate le ultime baite dell’alpe inzia un breve tratto nel bosco non semplice: la traccia si presenta in diversi punti piuttosto stretta ed erosa, con molte foglie e passaggi su radici oltre che richiedere un breve attraversamento a mano di una valletta solcata da un modesto ruscello, il tutto all’interno di un quadro di pressochè inesistente manutenzione da anni. Superato però nel giro di 5-10 minuti questo tratto difficoltoso, il sentiero diviene più semplice e scorrevole sino alle baite di Corte Pianà; quache sporadico passaggio a mano sino a Corte dei Ratti, poi il sentiero conduce sulla facile forestale che riporta all’Alpe Segletta.
nazione: Italia
zona: Valle Intrasca (Verbano)
provincia: Vb
da: Alpe Segletta
a: Alpe Segletta
vista: Lago Maggiore, Monte Zeda, Piano di Magadino, prealpi del canton Ticino, Prealpi varesine e piemontesi, fortificazioni e postazioni militari della Linea militare “Cadorna” del Monte Morissolo
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 850
quota massima: mt 1.530 (Monte Spalavera)
quota minima: mt 1.022 (Alpe Segletta)
km totali: 32
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 3 ore e 30 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 6/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 16% (tratto iniziale salita Monte Spalavera), massima discesa 43% (prima parte discesa Monte Spalavera)
tratto a mano: gli ultimi metri prima di giungere sulla sommità del Monte Spalavera e 5-10 minuti al massimo e nel suo complesso nella prima parte di sentiero che da Alpe Colle scende in direzione dell’Alpe Segletta; quest’ultimo tratto può essere evitato scendendo su asfalto dall’Alpe Colle verso l’Auxologico per circa 1,2 km e deviando sulla forestale che si incontra sulla destra e conduce a Corte Pianà
salita: il tratto più impegnativo/tecnico è senza dubbio rappresentato dalla salita al Monte Spalavera, in particolare ci si riferisce alla seconda parte dove si percorre un sentiero di montagna a tratti stretto e con pietre; tuttavia la pendenze di questo sentiero si mantiene tendenzialmente sotto il 10%, motivo per cui si riesce a pedalarlo nella interezza (ad eccezione si quanto sopra indicato)
discesa: piuttosto tecnica la prima parte che scende dal Monte Spalavera, poi abbastanza facile e scorrevole; adeguata esperienza sul sentiero/mulattiera che dall’Alpe Colle conduce alla Corte dei Ratti
% sterrato/sentiero: 85%
ricordarsi: //
note: //
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