Col de Granon, Porte de Cristol e Col de Buffére

Online dal 17-09-2018

Breve descrizione itinerario

Grandiosa vista sul Massiccio degli ÉcrinsUn giro grandioso attraverso le ex-strade militari che collegano i numerosi colli e le antiche fortificazioni posizionate tra la valle della Clarée e la valle della Guisane, mai particolarmente impegnativo e ricco di molti spunti panoramici. Il single track in discesa dal Col de Buffère e la tranquilla ciclopedonale sterrata percorsa al rientro lungo la valle della Clarée (spesso a fianco del torrente) completano superbamente il tour. La partenza è stata fissata fuori dal piccolo abitato di Val-des-Prés, quota 1.400, dove è presente infatti una comoda ed ampia area di parcheggio/sosta camper ricavata in prossimità del torrente Clarée, attraversando il cui ponte si imbocca la strada secondaria, in leggera salita, su asfalto per Granon. Dopo poco meno di 1 km, sempre seguendo le chiare indicazioni per il citato villaggio si passa a fondo naturale e si comincia a salire all’interno del bosco con pendenze che nella prima parte sono di tutto rispetto; dopo però la prima serie di tornanti la salita diviene meno accentuata e circondati da un ottimo contesto alpino si giunge senza particolari sforzi al villaggio di Granon, situato attorno a quota 1.900 metri dopo 6,5 km dalla partenza. Appena superato il villaggio si prosegue in leggera salita senza margini di errore anche se poco dopo, superato un ampio pascolo, la strada riprende a salire con maggior decisione sino a giungere ad un bivio posto a quota 2.030 (7,8 km dalla partenza): qui si è deciso di tenere la destra abbandonando così il percorso principale per risalire il pendio lungo una traccia  a fondo inerbito probabilmente meno ripida e sopratutto più panoramica in quanto molto più aperta rispetto all’altra via che transitando invece all’interno del bosco avrebbe però fatto risparmiare circa 1 km. La traccia percorsa affronta nella parte centrale alcuni strappi piuttosto importanti su fondo abbastanza difficile ma sempre pedalabile e supera dapprima l’alpeggio di Blanchard, poi quello di La Combe ed infine al termine di un modesto tratto di salita si giunge all’alpeggio di Le Drouvet, posto in posizione molto panoramica sulla valle della Clarée e sui rilievi che la dividono con la parallela valle della Guisane. La strada riprende in seguito a salire con decisione e superati un paio di tornanti si innesta sulla ex-militare proveniente dal Fort de Olive (11,5 km dalla partenza, quota 2.250): qui ha inizio uno dei tratti probabilmente migliori dell’intero tour in quanto la strada si snoda con pendenze assolutamente modeste attorno alla Roche Gauthier, al Rocher du Loup e alla Gardiole compiendo un semicerchio attorno al panoramico vallone per giungere dopo circa 4 km al Col de Granon (quota 2.413) dove si aprono panorami di assoluto rilievo sul massiccio degli Ecrins e sul comprensorio sciistico di Serre Chevalier. Da segnalare al riguardo che poco dopo essersi innestati su questa strada, si era incontrata la strada citata in precedenza proveniente dal bivio incontrato poco dopo Granon  e che pertanto può essere considerata una valida alternativa per salire più velocemente al colle. Ciò precisato, dal Col de Granon parte a destra una nuova sterrata che taglia in leggera salita il roccioso pendio della Gardiole ed evitando, a quota 2.490 circa, il successivo bivio in salita per il Lac de L’Oule si prosegue a sinistra sulla strada che perde leggermente di quota in direzione della Porte de Cristol, colle di comunicazione tra la Valle della Clarée e Valle della Guisane, incastonato tra la Grand Aréa (2.848) e la Gardiole (2.729); il colle in questione viene raggiunto in pochissimi minuti dopo poco più di 1,3 km dal precedente bivio anche se va precisato che in realtà la traccia pedalata passa molto vicina al colle ma non lo attraversa: per salire alla Porte de Cristol occorre lasciare infatti il mezzo una decina di metri più sotto e risalire rapidamente a piedi lungo l’erto sentiero. Ripreso il mezzo e lasciatasi alle spalle la Porte de Cristol si scende ora attraverso il sentiero proveniente dal colle per andare ad intercettare la sterrata, posta qualche centinaio di metri più sotto, per il Col de Buffére. Inizialmente questo sentiero si presenta ostico nei primi metri e difficilmente pedalabile causa sfasciume e pietrisco, tuttavia superato in poco più di un minuto a mano tale passaggio, si affronta un tratto divertente di discesa nel vallone e dopo aver intercettato un paio di volte la strada (a fondo sterrato misto erba) proveniente dal col de Granon si giunge a quota 2.170 nei pressi di una bergeria (Bergerie Saint Joseph) con vicina area picnic e fontana. Ora la strada, sempre a fondo sterrato, riprende a salire aggirando il versante sud ovest della Grand Aréa aprendosi a balcone sulla valle della Guisane e sul massiccio degli Ecrins; puntando la Tète Noire si percorre quindi la bella traccia sterrata che conduce in leggera salita e senza difficoltà degne di menzione ai 2.427 metri del Col de Buffére, dopo 4,5 km dalla Bergerie Saint Joseph. Dal colle inizia ora la tanto attesa discesa nel vallone di Buffére: un bel sentiero che si snoda verso il fondovalle tra i verdi pascoli con qualche tecnico passaggio che inframmezza tratti veloci e filanti; sola la primissima parte risulta particolarmente difficile in quanto occorre superare in un paio di minuti un tratto scassato che taglia fuori una balza rocciosa, in seguito alla quale sono rari i momenti in cui occorre scendere di sella: tra questi un brevissimo tratto su roccia che si incontra allorchè giunti in località Chalets de Buffére (2.075) si tiene la sinistra per Fountcouverte/Pont de la Souchére e si perde quota all’interno di un sentiero nel bosco. Superato però velocemente questo tratto, la discesa prosegue con alternanza di tratti su sentiero a tratti su ampia mulattiera costeggiando il torrente della Claréee sino a Névache. Aggirando poi, sempre su percorso in fuoristrada, l’abitato si percorre infine un’ottima forestale che ci sviluppa attigua al torrente per 12 km sino al punto dove è iniziato questo splendido giro
nazione: Francia
zona: valle della Clarée e valle della Guisane
provincia: Hautes Alpes-FRA
da: Val-des-Prés
a: Val-des-Prés
vista: valle della Clarée e valle della Guisane, Crête de Peyrolle (2.562) Grand (2516m) et Petit (2473m) Meyret, Croix de la Cime (2606m), Grande (2645m) et Petite (2618m) Peyrolle, Serre des Aigles (2567m), Monte Chaberton (3.131), Massiccio degli Ecrins: Pelvoux (3.946), Barre des Ecrins (4.102), Gr. Ruine (3.765), Piz Gaspard (3.880) e La Meije (3.983)

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.440
quota massima: mt 2.493 (bivio per il Lac de L’Oule)
quota minima: mt 1.415
km totali: 45,4

SENSO DI MARCIA

girare in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 5 ore

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 7/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita  affrontata 16%, massima discesa 30%
tratto a mano: non più di 5 minuti nel complesso legati a qualche passaggio ostico scendendo lungo sentiero dalla Porte de Cristol (primi metri), dal Col de Buffére (in specie primissima parte per qualche decina di metri) e nel tratto di sentiero in direzione di Névache
salita: dal punto di vista tecnico la salita è di media difficoltà sviluppandosi totalmente su ex strade militari ben tenute e che, a parte alcuni brevi tratti ripidi, si sviluppano con pendenze ragionevolmente abbordabili, a tratti addirittura in falsopiano. Volendo andare nel dettaglio, si segnala che l’ascesa a Granon nei primi tornati affronta pendenze nell’ordine del 10-14% per poi sostanzialmente assestarsi attorno al 7/9%; dopo Granon le pendenze aumentano leggermente con un paio di punti al 13-14% ma sostanzialmente per poche centinaia di metri. Assolutamente da relax turistico il traverso finale per il Col de Granon (2-3%) e leggermente più impegnative (6/7%) le percorrenze verso la Porte de Cristol ed il successivo Col de Buffére
discesa: si è deciso di attribuire una scala di difficoltà pari a 7/10 poichè il sentiero che scende dal Col de Buffére presenta diversi passaggi tecnici su roccia così come non sono neppure da sottovalutare alcuni passaggi scendendo verso Névache allorchè il sentiero entra nel bosco e costeggia successivamente la Clarée. Anche il primo pezzo del trail che scende dalla Porte de Cristol impone soglia alta di attenzione per via di fondo smosso e varie pietre su traccia. Complessivamente però le pendenze affrontate in discesa non sono mai al limite e non si segnala attraversamento di tratti esposti
% sterrato: 98%
ricordarsi: //
note: //

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



Col Granon-Cristol-Buffere PendenzeCol Granon-Cristol-Buffere Altimetrie

3 risposte a Col de Granon, Porte de Cristol e Col de Buffére

  1. andrea riccucci dice:

    Fatto il giro per intero . Davvero bellissimi paesaggi . Da segnalare pero’ che la discesa non puo’ essere catalogata per 7/10. Il primo terzo di discesa e’ un sentiero molto stretto che mette a dura prova il non picchiare con la bici su massi , il secondo terzo ha passaggi da downhill che per un non pro obbliga a scendere da bici spesso ( a mio avviso 9/10 ) e l’ ultimo terzo non e’ pura discesa ma 10 km di sali- scendi che richiede almeno un ‘ ora e mezza di tempo. Insomma un giro da consigliare non a tutti . Bello ma non per tutti.

  2. stefano dice:

    Ciao, ho fatto il giro domnica 23. Gran bel percorso, la salita è tutta pedalabile e , per buona parte all’ombra, mentre le disces esono molto divertenti, tecniche ma mai esagerate come piace a me. Bello Bello Bello!!!Non so se ti ricordi di me , abbioamo fatto il giro con Gianni Black al colle del leynir

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