Online dal 06-06-2013
Breve descrizione itinerario
Giro che si svolge all’interno dell’Alta Valsessera, su ampie e ben tenute strade sterrate con continui saliscendi; attraverso la Bocchetta della Boscarola si giunge infine in Valsesia all’Alpe di Mera ove si manifesta in tutta la sua maestosità la catena principale del Monte Rosa; non mancheranno nel corso dell’itinerario anche impegnativi single-tracks e faticosi percorsi lungo le piste da sci. La partenza ha luogo in piena Oasi Zegna, da Bocchetto Sessera nei pressi di un crocevia di strade sterrate, in parte interessate dal presente itinerario; dal piazzale della omonima Locanda si prende la strada forestale che scende secca sulla destra verso Piana del Ponte, ove risulta presente un antico ponte in pietra che attraversa il torrente Sessera. Seguendo un’ottima strada sterrata si percorre il fondovalle lungo il torrente, transitando con vari saliscendi nei pressi del Dosso dell’Asino per ridiscendere verso il torrente Caramala ove una serie di piene e di frane passate impongono un guado particolarmente difficoltoso seguendo delle tracce di sentiero attraverso i massi e gli arbusti (l’attraversamento si rende più “agevole” – se così si può considerare – nei pressi dei resti di un vecchio caseggiato situato sulla sponda opposta, in prossimità del quale si intravede la strada forestale da riprendere, un tempo a servizio del piccolo alpeggio); il percorso prosegue poi in saliscendi lungo comode forestali transitando per l’Alpe Giulia sino a ridiscendere leggermente fino ad incontrare un ponte per il guado sul torrente Dolca nelle vicinanze dell’Alpe Collette di Sotto; inizia a questo punto un fastidioso tratto in moderata salita lungo il sentiero F6 sino all’Alpe Piana dei Lavaggi: il sentiero assomiglia più al letto di un ruscello che ad un percorso segnato e risulta assolutamente poco ciclabile per lunghi tratti (solo primo tratto di fatto, tra l’altro su traccia mal mantenuta); la traccia si perde in corrispondenza dell’alpeggio ove occorre portarsi, “a vista”, a monte del medesimo per riprendere una comoda ma ripida strada sterrata che conduce attraverso alcuni tornanti sulla via principale per Mera. Dai Lavaggi si continua a salire su sterrato che corre lungo le pendici del Monte Camparient per incontrare un bivio (sulla via del ritorno si scenderà da sinistra provenendo dall’Alpe Camparient); proseguendo dritto si sale, sempre su sterrata, alla Bocchetta della Boscarola (la bocchetta che separa il Biellese dalla Valsesia); ha inizio a questo punto un tratto in discesa sulle pendici del Monte Mera sino ad incontrare la strada asfaltata che sale da Scopello in direzione di Mera. Si percorrono poche centinaia di metri per deviare sulla destra su una forestale utilizzata di inverno quale pista da sci: l’impegnativa salita conduce, con notevole sforzo fisico all’Alpe di Mera (si può evitare il passaggio sterrato proseguendo sull’asfalto precedente). Ci si porta in corrispondenza degli impianti Capricorno e si sale in direzione della vetta del Camparient lungo il ripido percorso delle piste da sci; la traccia in seguito spiana e prosegue in direzione della Colma dei Lavaggi; prima di giungere alla salita finale per la Colma, si devia sulla sinistra in una sella nei pressi di un lago piccolo alpino ove si apre una magnifica vista su ambo i versanti (Valsessera-Bielmonte e Valsesia con catena Monte Rosa). Pedalando lungo l’esile traccia del crinale a ritroso, ci si porta nuovamente sotto la vetta del monte Camparient ove inizia una discesa libera lungo il pratoso pendio con navigazione a vista in direzione dell’Alpe Camparient; giunti all’Alpe si riprende la strada sterrata proveniente dai Lavaggi, si scende fino all’Alpe Piana dei Lavaggi ripercorrendo per un breve tratto la strada sterrata percorsa all’andata. Lo sterrato costeggiando i fianchi delle montagne conduce con una serie di modesti strappi dapprima all’Alpe Caramala ed in seguito al Selletto Grande ove inizia un tratto in falsopiano sino alla località Casa del pescatore; superato il ponte sul torrente Sessera si percorrono gli ultimi 3 km in salita per Bocchetto Sessera.
nazione: Italia
zona: Alta Valsessera
provincia: Bi
da: Bocchetto Sessera
a: Bocchetto Sessera
vista: “selvaggi” paesaggi offerti dall’Alta Valsessera, Catena del Monte Rosa, Monte Bo ed annessa catena montuosa del Valsessera, Valsesia
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.375
quota massima: mt 1.698
quota minima: mt 1.018
km totali: 42,50
SENSO DI MARCIA
girare in senso antiorario, incluso il punto in cui la traccia si incrocia nei pressi della Piana dei Lavaggi
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 4 ore e 20 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 8/10
impegno fisico: 9/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 21%, massima discesa 25%
tratto a mano: 30 minuti complessivi. Il tratto più lungo è costituito dalla percorrenza del sentiero F6 tra il ponte sul torrente Dolca e l’Alpe Piana dei Lavaggi, ove, a parte il tratto iniziale, il fondo consente raramente la pedalata (ca 20 minuti in leggera salita); si segnalano circa 10 minuti per attraversare il torrente Caramala dopo il Dosso dell’Asino causa frana/straripamento delle acque che ha interessato il tratto di sentiero; possibili alcuni minuti a spinta lungo le piste da sci sul tratto iniziale di ascesa verso la vetta del Camparient (causa eccessiva pendenza solo i più allenati potranno pedalarla interamente) dopo gli impianti Capricorno a Mera ed infine occorre mettere in programma che la discesa dal monte Camparient verso l’Alpe sottostante avviene “alla selvaggia” lungo il pendio erboso e dunque può comporta alcuni passaggi a mano per i meno preparati alla discesa
salita: per la maggior parte avviene su ampia strada carrareccia o su forestali ben tenute; prima di giungere a Mera è presente il primo vero tratto impegnativo in quanto si svolge lungo la forestale adibita a pista da sci con fondo non particolarmente compatto e dalle pendenze importanti (14-15%). Da segnalare anche la salita in direzione del Camparient che, pur non particolarmente lunga, si svolge con pendenze tra il 14 ed il 21% su fondo accidentato (piste da sci); per il resto l’itinerario si caratterizza per salite non impegnative ove le pendenze massime difficilmente superano l’8-9% (l’ultima prima dell’arrivo, di ca 3 km, può risultare faticosa esclusivamente per la stanchezza accumulata nelle gambe)
discesa: anche in questo caso per la maggior parte avviene su strada carrareccia o forestali ben tenute; il tratto difficile è rappresentato dalla discesa libera dal Camparient che richiede malizia, tecnica e naturalmente una buona bi-ammortizzata per essere percorso interamente senza cadute/interruzioni (cadute comunque non pericolose stante il fondo erboso e la velocità praticamente inesistente) confrontandosi con percorso “scalettato” e pendenze fino al 25%
% sterrato: 99%
ricordarsi: //
note: //
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Ciao , con la MTB Si riesce dalla Piana del Ponte tramite tracciato F10 arrivare al Reggio Seletto Grosso per collegarsi al tracciato originale ( F14 ) raggiungendo Alpe Piana dei Lavaggi ?
Si, ciao
Vi chiedo la cortesia di specificare i km di inizio e fine del tratto difficoltoso. Mi piacerebbe anche capire se il passaggio è difficile, o proprio impossibile. Grazie
Il sentiero a cui ci si riferisce nel commento precedente crediamo sia il tratto che sale all’Alpe Piana dei lavaggi (sono 600 metri lineari e nell’ottobre 2019, compiendo altro percorso è stato pedalato per un 15-20% complessivo; non abbiamo info aggiornate se non il recente commento citato). Il guado del torrente invece è sempre stato decisamente difficoltoso negli ultimi anni semplicemente perchè non esiste più il sentiero, tuttavia a nostro parere anche alla luce della esperienza ripetuta nell’ottobre 2019 (che lo ha trovato nelle stesse con dizioni del 2013) con un po’ di ingegno tra le varie pietre si supera trattandosi di un corso d’acqua molto ristretto (salvo che si arrivi dopo un periodo di intense e continue piogge).
Aggiornamento 20/05/2020, il percorso è praticamente chiuso e assolutamente trascurato. In particolare i cartelli che una volta indicavano il tracciato 4 sono spariti e poco chiari se presenti. Nella zona intorno a Dosso dell’Asino il sentiero si perde completamente prima e dopo l’attraversamento del torrente (impraticabile). L’unico modo è passare da Poggio Selletto e percorrere la stessa strada che si farà anche al ritorno fino all’Alpe Piana dei Lavaggi dove le tracce di andata e ritorno si incrociano
Grazie. Il guado del torrente è da anni difficoltoso ma con un po’ di pazienza in passato (anche ottobre 2019) si è fatto. Per il resto speriamo in un ripristino del sentiero.