Online dal 14-06-2017
Breve descrizione itinerario
Il Giro ha inizio dall’abitato di Oulx e nella prima parte, superati i primi km di asfalto, si segue il tracciato della pista invernale di fondo che si sviluppa nei boschi parallelamente alla linea ferroviaria in direzione di Beaulard deviando poi a sinistra lungo traccia forestale che risale il versante della montagna per congiungersi all’asfalto che da Oulx sale a Pierremenaud, classica salita su asfalto del giro del Cotolivier. Questi primi km su forestale risultano decisamente impegnativi in quanto si caratterizzano per un continuo saliscendi e presentano alcuni tratti molto ripidi: di questi, se muniti di buon allenamento, solo l’ultima breve ma ripida salita prima di innestarsi sulla bella sterrata proveniente da Chàteau Beaulard richiede una spinta del mezzo, anche in considerazione delle energie che comunque sono state spese nei tratti precedenti; questo pezzo nel bosco, oltre che costituire una alternativa all’asfalto, aggiunge un tocco di impegno maggiore e, come già detto, rappresenta una variante alla classica salita del Cotolivier. Ritornando ora alla descrizione dell’itinerario, la strada in asfalto che successivamente si incontra sale più dolcemente e regolare di quota, supera l’abitato di Pierremenaud e termina nei pressi del Rifugio Alpino La Chardouse, in località Vazon, dove la carreggiata prosegue su bel fondo sterrato in un ambiente molto verde ed aperto; man mano che si guadagna quota compare nell’orizzonte visivo l’inconfondibile vetta dello Chaberton dove risaltano le antiche batterie militari. Proseguendo in salita senza particolari difficoltà si giunge ad un evidente bivio dove tenendo la destra, con ultimo più intenso sforzo si giunge alla chiesetta (cappella) della Madonna del Cotolivier, posta su ottimo punto panoramico sulla Val di Susa. Nei pressi della chiesetta si nota la traccia di sentiero che ritorna a ritroso rispetto alla direzione di ascesa: è l’inizio di un bellissimo trail in quota, molto panoramico che scende progressivamente per andare a riprendere la sterrata proveniente dal bivio precedentemente menzionato; tale strada superata una sbarra diviene poi sentiero che risale di quota con pendenze contenute all’interno di uno scenario paesaggistico che assume i caratteri dolomitici, ovvero verdi prati sovrastati da immensi ghiaioni che si formano dall’erosione di montagne caratterizzate da innumerevoli guglie. Purtroppo va segnalato che alla data odierna (giugno 2017) questo bel tratto di sentiero è ostruito in molteplici punti da tronchi e rami, probabilmente risultato di trombe d’aria o slavine, il cui superamento ha comportato però fastidiosi saliscendi dal mezzo, anche se va evidenziato che non si è mai dovuto affrontare difficoltosi e lunghi passaggi. Seguendo le indicazioni del sentiero si trascurano le varie diramazioni che si incontrano, in particolare quella sulla destra che porta alla croce di S. Giuseppe e superati alcuni ripidi tornanti in salita occorre poi affrontare un tratto piuttosto esposto per arrivare in un punto molto panoramico: qui si scorge dalla parte opposta della vallata la conca in cui è incastonato il Lago Deserts; per arrivarci però occorre dapprima scendere su sentiero nel sottostante pianoro e poi risalire a spinta per circa 15 minuti. Il lago di per sè non è nulla di eccezionale, poco più di una pozza d’acqua risultato dello scegliersi delle nevi nel periodo primaverile; quel che risalta tuttavia è il fantastico incontaminato contorno alpino. Dal Lago inoltre è possibile avere una visione complessiva dell’itinerario sin qui percorso e si scorge in lontananza la sagoma della chiesetta della Madonna del Cotolivier posta sulla sommità del crinale; ora le fatiche sono terminate ed inizia la discesa: costeggiando il lago, il sentiero risale leggermente e brevemente di quota scollinando la conca trasformandosi in un bellissimo trail d’alta quota che scende veloce e scorrevole tra i verdi pascoli, senza mai dover affrontare difficoltà, passaggi esposti o ostacoli. Il sentiero termina la sua corsa incrociando la strada che sale allo Chaberton da Fenils; la si segue in discesa percorrendo un lungo tratto (prestare prudenza in quanto fondo piuttosto mosso) sino a giungere all’abitato dove la polvere e la ghiaia lasciano il posto all’asfalto. Successivamente ci si innesta sulla statale del Monginevro per il tratto finale in discesa di rientro ad Oulx: purtroppo il bello qui ormai è finito, nella memoria visiva rimangono indelebili i ricordi del grandioso scenario alpino attraversato mentre le ruote del mezzo guadagnano chilometri sul trafficato nastro di asfalto
nazione: Italia
zona: Val di Susa
provincia: To
da: Oulx
a: Oulx
vista: Monte Chaberton, Monte Jafferau, galleria dei Saraceni, rilievi dell’Alta Val di Susa, Punta Clotesse e Grande Hoche
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.475
quota massima: mt 2.295
quota minima: mt 1.063
km totali: 39,2
SENSO DI MARCIA
girare in senso antiorario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 4 ore e 30 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 6/10
impegno fisico: 8/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita 20,9%, massima discesa 22%
tratto a mano: alla data di battitura dell’itinerario 30 minuti complessivi, in quanto in aggiunta ai 15 minuti su sentiero prima del lago Deserts ed a 5 minuti al massimo risalendo su forestali nella prima parte causa ripide pendenze, occorre considerare anche una decina di minuti circa complessivi per superare i vari tronchi che saltuariamente si presentano sul sentiero tra il bivio per la Madonna del Cotolivier ed il Lago Deserts
salita: il fondo in fuoristrada risulta sempre di buon livello; nella prima parte del bosco, prima dell’asfalto per Pierremenaud, si affrontano continui cambi di pendenza ma sopratutto due sono i tratti che mettono a dura prova le proprie gambe, uno centrale di circa un centinaio di metri oltre il 20% che si riesce a pedalare in quanto le energie sono al massimo ed uno finale di qualche decina di metri al 17/18% che potrà essere pedalato solo dai più allenati; il successivo tratto di salita su asfalto ha pendenze attorno al 7/8% mentre lo sterrato del Cotolivier che parte dal Rifugio Alpino La Chardouse sale su fondo discreto con pendenze nell’ordine dell’8-10% e con parte finale per la Madonna del Cotolivier, dopo il citato bivio, al 12%. Infine si segnala che il tratto di sentiero pedalabile per il Lago Deserts si caratterizza per buon fondo con alternanza di varie pendenze in genere sotto il 10 e solo una breve punta al 13/14% in corrispondenza di alcuni tornanti ne rende impegnativa la percorrenza (come accennato purtroppo non sempre pedalabile causa tronchi e rami che ingombrano il sentiero, alla data di battitura dell’itinerario). Da segnalare anche che in questa fase si attraversa un breve tratto piuttosto esposto: prestare prudenza ovviamente, in considerazione anche delle proprie capacità. Naturalmente è da escludere la pedalata sul tratto di sentiero che risale il vallone prima del Lago Deserts: troppo ripido, irregolare ed a tornanti.
discesa: prima di giungere al Lago Deserts risulta di medio impegno in quanto si segue un sentiero di discesa con pietre mosse e ciottoli, mentre risulta decisamente più facile scendendo dal lago sino a prendere la strada sterrata che risale da Fenils. Da segnalare infine che quest’ultima strada, da percorrersi in discesa sino all’abitato, si caratterizza spesso per fondo mosso e quindi la velocità di discesa legata alla sua scorrevolezza ne aumenta la difficoltà: non sottovalutare pertanto questo tratto
% sterrato: 68%
ricordarsi: //
note: per contenere l’impegno richiesto dall’itinerario si può salire direttamente da Oulx su asfalto seguendo la via Cotolivier, giungendo cosi’ abbastanza rapidamente a Pierremenaud ricongiungendosi alla traccia gps dell’itinerario; si risparmiano circa 100 metri di dislivello, 6 km circa ed energie da impiegare nella restante parte del viaggio; in prossimità del Rifugio Alpino La Chardouse è presente una bacheca degli itinerari della zona, sia di salita che di discesa: è possibile dunque prendere spunto per possibili varianti
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Ciao ragazzi , giro fatto ieri domenica 25 giugno .Abbiamo optato per salire direttamente a PierreManaud su asfalto per risparmiarci un pò di dislivello ed energie . Giro fantastico in un ambiente super soprattutto dopo il piccolo santuario. La vs. descrizione è estremamente precisa e esaustiva , foto sempre bellissime . Rispetto a quando sieete andati voi , la neve è totalmente sparita intorno al lago …solo verde e fiori .Vi seguo sempre molto volentieri ! grazie del vs. prezioso supporto .
Daniela Malpeli e Silvia Montagna le ns foto su FB
Ciao e grazie dell’aggiornamento.
Bellissima descrizione, molto completa ed esaustiva, con dovizia di note, commenti, informazioni e suggerimenti. Complimenti!